Monthly Archive for maggio, 2009

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Mobilità a Schio – situazione e prospettive

Il traffico veicolare  negli ultimi anni ha avuto un incrmento pesante. A Schio si muovono ogni giorno 23.000 automobili. 15.000 entrano/escono da Schio, 80000 rimangono all’interno.
Il colore Rosso significa veicoli in aumento, il verde in diminuzione.
D1)Dal 93 al 99 la situazione  è evidentemente peggiorata.
D2)L’apertura di via Maestri del Lavoro e del Traforo Schio-Valdagno ha diminuito il traffico in alcune strade del centro e SS.Trinità.
D3)L’apertura della nuova strada Schio Thiene e l’apertura del sottoposso della stazione hanno riportato traffico in V.le dell’Industria appesantendo di conseguenza il traffico a ridosso del centro. Questa è l’attuale temporanea situazione.
D4)Alcune importanti opere sono in corso: la strada parco procede alla grande e sarà aperta in novembre, l’ultimo tratto di via maestri del Lavro sarà presto cantierato (il progetto è approvato e finanziato dai Comuni e Provincia insieme), la rotatoria di Ponte di Liviera fondamentale per snellire il traffico nelle ore di punta (in particolare per i magrediensi) lo sta realizzando la provincia (Il comune ha per essa redatto il prpgetto, acquisito i terreni, coordinato lo spostamento del gasdotto SNAM).
D5) Simulazioni al 2010 con apertura Strada Parco, completamento via MAestri del Lavoro e rotatoria di Liviera.
Il traffico finalmente torna a spostarsi dal centro pur rimanendo ancora una criticità nell’asse Torrebelvicino-Vicenza.



D6)La variante 46 è compito della provincia, finalmente il primo stralcio (quello di Torrebelvicino, finanziato nel 2002) sta procedendo.
D7)Simulazione a completamento del Piano Generale della Viabilità con la realizzazione della variante 46. In tutti i passaggi sono tenuti in considerazione gli aumenti degli abitanti generati dai piani di recupero e dalle nuove urbanizzazioni.

Schio Domani. Il futuro viene da lontano.

Di seguito la presentazione mostrata nell’incontro presso il Teatro Civico del 29 novembre 2008. Nella diapositive che ho curato, porto come funzioni innovative della città il Demotech, la Piazza Telematica, il Campus, il Laboratorio provinciale di educazione ambientale e il percorso di cablatura avviato a Schio che sta interessando la zona industriale e presto anche le zone collinari. Tutti i luoghi del passato scledense saranno restituiti alla città con le nuove funzioni che la città chiede. Quello di Schio è il primo distretto formante che si sta creando in Veneto, per mettere realmente tecnologia e innovazione al servizio della comunità e del territorio.



La collettività in cambiamento avverte nuovi bisogni di relazioni umane, chiede spazi e strumenti per interagire con la conoscenza e accedere alle reti.

  1. Le imprese necessitano di ampliare la rete di enti e organizzazioni con cui collaborare ai fine dell’innovazione, sia sul fronte della ricerca che su quello dello sviluppo: TMD DEMOTECH
  2. La sostenibilità è condizione essenziale per uno sviluppo duraturo, la consapevolezza che si sta diffondendo convince le imprese ad investire per produrre eco- prodotti e convince gli enti che la conoscenza relativa alla sostenibilità è un fattore strategico di sviluppo: LABORATORIO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE INFEA (INFormazione Educazione Ambientale)
  3. L’incapacità di connettersi sta diventando un handicap grave e pone all’intera società l’imperativo di abbattere tale barriera tecnologica. D’altro canto i cittadini “digitali”, gli abitanti della rete, sono diventati nodi in un sistema creativo ricco di opportunità: PIAZZA TELEMATICA
  4. Il CAMPUS è un progetto da 24 milioni che stiamo finanziando a stralci con una viabilità connessa di 12 milioni.  Il campus è un sistema urbano con scuole, palazzo dello sport, auditorium, centro servizi (mensa, biblioteca, piazza telematica, aule per la formazione permanente, centro per l’orientamento e l’impiego), palestra nel verde. Il fine è far sì che i ragazzi possano apprendere più serenamente e meglio. L’idea è quella di far maturare il rapporto tra scuola e comunità, integrando più profondamente il processo di apprendimento con la vita quotidiana dello studente e la sapienza collettiva del territorio.
  5. Schio sta diventando un DISTRETTO FORMANTE dove si  declina insieme Tecnologia e Innovazione. Si sta diffondendo tra gli attori sociali e le organizzazioni appartenenti al territorio un atteggiamento consapevole e responsabile riguardo i temi della formazione socioculturale e dell’impatto ecologico.

TMD Demotech

Frutto di una convenzione tra Comune di Schio e Camera di Commercio di VicenzaCentro Produttività Veneto, TMD DEMOTECH è un centro per il trasferimento tecnologico che ha sviluppato capillarmente reti di collaborazione nel territorio Altovicentino e Veneto. Viene incontro ai bisogni di orientarsi nella scelta dei materiali innovativi, nel design industriale, nel mondo dei marchi e dei brevetti e, più in generale, riguardo ai processi di accelerazione nell’applicazione delle nuove tecnologie.

Attualmente l’industria scledense e dell’Altovicentino dispongono di ben 5800 imprese manifatturiere. Inserito in questo contesto il TDM Demotech è un ambiente dinamico di comunicazione che attrae le competenze di università, centri di ricerca, imprese e autorità, e le energie di comuni, enti ed Associazioni di categoria.

Il comitato del DTM Demotech coinvolge Comune di Schio e Associazioni ed è un tavolo permanente di analisi e progetto sull’innovazione del territorio.

L’impresa accede al DTM Demotech per informazione, consulenza, formazione, per cogliere opportunità da nuove relazioni.Nel DTM Demotech si incontra periodicamente il distretto del packinging.

Iscrivendosi ai servizi digitali del DTM Demotech si possono avere informazioni personalizzate sui nuovi brevetti e sui nuovi materiali.

Il Demotech è ora in zona industriale di Schio, ma a breve potrà essere trasferito nell’ex Lanificio Conte sede certamente prestigiosa, ma che, soprattutto, potrà integrarsi il museo dell’impresa e con una esposizione permanente dei materiali e dei prodotti delle imprese altovicentino.

Distretti formanti

Edifici che hanno avuto ruolo significativo nel passato (lanifici, asilo dell’infanzia, teatro civico, palazzi) sono restituiti alla città con nuove funzioni idonee alla cultura territoriale e al rapporto globale che i tempi richiedono: centro di trasferimento tecnologico, piazza telematica, palazzo della musica, palazzo della formazione permanente,  teatro stabile, laboratorio di educazione ambientale, centro espositivo, museo dell’impresa.

Amministrazioni Locali, Scuole, Imprese, gli operatori della cultura, del volontariato e delle libere professioni, promuovono tavoli di confronto e azioni condivise affinché la formazione delle nuove generazioni e della popolazione avvenga con il concorso di tutti,secondo una strategia dell’apprendimento sociale in cui l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale costituiscono assi portanti imprescindibili.

Mi sembra questo un nuovo modo di svolgere il tema della solidarietà sociale.

Con il documento dell’Intesa Programmatica d’Area abbiamo collocato nella giusta estensione territoriale di Altovicentino questa idea del distretto formante.

Per le nuove generazioni biodigitali (quelle di Internet, degli SMS e dell’iPod), appartenere ad una comunità di questo tipo è certamente fonte di garanzia e incentivo ad una crescita stimolante e responsabile.

Piazza Telematica

Nel pianoterra e nella corte interna di Palazzo Romani Rossi è in funzione da due anni la PIAZZA TELEMATICA. La Piazza Telematica d’estate è una vera piazza, nella brutta stagione sembra piuttosto la sezione digitale di una moderna biblioteca. E’ aperta dall’ottobre del 2006 e si propone quale centro di documentazione, supporto, divulgazione e studio sulle nuove tecnologie. Il tutto in ottica “Open“: dal software utilizzato, alla filosofia di collaborazione, alla libertà di usare Internet senza cavi grazie alla connettività wireless.

Un qualsiasi cittadino può accedere ad internet via rete o wireless. A suo supporto trova un facilitatore tecnologico,  un corso di alfabetizzazione, un manuale o un saggio.

Ragazzi e meno giovani discutono e si confrontano settimanalmente con il supporto di un relatore su temi tecnici, artistici o sociali legati all’evoluzione della rete. E’ forse questa  la cosa più sconcertate, o almeno inconsueta: vedere giovani e sessantenni, casalinghe e imprenditori, discutere insieme, supportati da esperti sia su temi tecnici come l’installazione di un router o la  fotografia digitale, che su temi sociologici come la democrazia all’epoca di internet, o le nuove figure professionali collegate ad internet.

I ragazzi delle superiori in stage hanno fatto rinascere con prodotti open i pc dimessi dal comune e con essi hanno realizzato corsi di alfabetizzazione e approfondimento.

Progetti come GFOSS.it, Wikipedia, OpenStreetMap ed eventi come Linux Day, Software Freedom Day, Festival delle Libertà Digitali hanno trovato nella Piazza Telematica il luogo ideale di promozione e svolgimento.

Chi si iscrive alla newsletter o al gruppo Facebook della piazza Telematica riceve informazioni sugli eventi del mercoledì sera e non solo, sulla pubblicazione di libri, sull’avvio e sull’avanzamento dei progetti.