Edifici che hanno avuto ruolo significativo nel passato (lanifici, asilo dell’infanzia, teatro civico, palazzi) sono restituiti alla città con nuove funzioni idonee alla cultura territoriale e al rapporto globale che i tempi richiedono: centro di trasferimento tecnologico, piazza telematica, palazzo della musica, palazzo della formazione permanente, teatro stabile, laboratorio di educazione ambientale, centro espositivo, museo dell’impresa.
Amministrazioni Locali, Scuole, Imprese, gli operatori della cultura, del volontariato e delle libere professioni, promuovono tavoli di confronto e azioni condivise affinché la formazione delle nuove generazioni e della popolazione avvenga con il concorso di tutti,secondo una strategia dell’apprendimento sociale in cui l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale costituiscono assi portanti imprescindibili.
Mi sembra questo un nuovo modo di svolgere il tema della solidarietà sociale.
Con il documento dell’Intesa Programmatica d’Area abbiamo collocato nella giusta estensione territoriale di Altovicentino questa idea del distretto formante.
Per le nuove generazioni biodigitali (quelle di Internet, degli SMS e dell’iPod), appartenere ad una comunità di questo tipo è certamente fonte di garanzia e incentivo ad una crescita stimolante e responsabile.
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